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LEGGENDE SUGLI ALBERI AFRICANI

  • Racconti, narrazioni

Leggende tradizionali dell’area saheliana.

Temi

  • Foreste e biodiversità
  • Tutela delle risorse ambientali

Livello d'istruzione

  • Scuola primaria
  • Scuola secondaria 1° grado

Descrizione

Nei villaggi africani dove non esiste corrente elettrica e dove ci si alza col sole e con il sole ci si corica, nelle notti in cui la luna risplende gli anziani si ritrovano a raccontare storie, avventure, indovinelli ai suoi piedi ed è proprio per questo che nella maggior parte dei racconti il Baobab è il protagonista assoluto.


LA LEPRE, LA IENA  E IL BAOBAB.
Una lepre incontrò un vecchio Baobab dai folti rami e gli chiese se poteva riposarsi alla sua ombra.
Il Baobab acconsentì volentieri e dopo un po’ chiese alla lepre “Vorresti assaggiare le mie foglie?”.
“Magari” rispose la lepre. Il Baobab fece gustare le sue foglie alla lepre che esclamò: “Sono proprio dolci e saporite le tue foglie”.
Il Baobab rispose: “Perché non hai mai provato i miei fiori: assaggiali e vedrai che buoni”. La lepre non se lo fece dire due volte e subito assaggiò “sono veramente gustosissimi”.
Una iena che passava di lì, invidiosa e affamata, pensò di approfittare di tutto quel ben di dio, e senza chiedere niente, senza dire “per cortesia”, si avvicinò al Baobab per accaparrarsi tutto quello che voleva.
Il Baobab, risentito gli fece cadere in testa un vecchio ramo secco che fece stordire la iena. Quando si riprese, dolorante e zoppicando se ne andò via con la coda tra le gambe.
Morale: L’albero è ricco e generoso, ma solo con chi lo rispetta.

PERCHÉ I BAOBAB HANNO RAMI CHE SEMBRANO RADICI

La leggenda più famosa narra di quando tutti i Baobab della savana si unirono in coro per protestare contro la pioggia e il vento, tipici dei periodi invernali, che rovinavano la loro splendida chioma e disturbavano il loro sonno.
Eletto il Baobab più anziano come portavoce, stettero in attesa del responso di chi provocava questo disastro. Non dovettero attendere troppo, il Dio della Pioggia, quello dei Venti e quello del Fulmine con grande forza non fecero mancare la loro risposta: senza la pioggia nessuno di loro avrebbe avuto nutrimento, senza il vento nessuno avrebbe potuto trasportare i semi per poter germogliare sul terreno, senza i fulmini gli alberi secchi non sarebbero mai diventati
fertilizzanti per la terra.
Consapevoli ed accecati dal loro egoismo i Baobab attesero il responso del Dio Supremo che li punì con una condanna divina: “Il vostro egoismo vi ha reso ciechi,  sarete ciechi per volontà divina. Poiché le foglie sono gli occhi degli alberi da oggi in poi tutti i Baobab del mondo nasceranno e vivranno con le radici al posto dei rami e non vedranno più le bellezze del Mio Mondo”.
La punizione del Dio Supremo presto si avverò e i nuovi Baobab che puntavano qua e là avevano le radici al posto dei rami ed ogni goccia di pioggia diventò per loro preziosa perché simbolo di vita. Col passare dei secoli l’ira degli Dei si è affievolita ed oggi sui Baobab crescono foglie, fiori e frutti, le farfalle e le scimmie possono mangiarli e gli uccelli si posano sui loro rami per riposarsi.
Questo però avviene solo nella stagione delle piogge, per il resto dell’anno sono spogli e continuano ad essere ciechi, a rimanere capovolti con le radici al posto dei rami, per scontare la loro punizione divina.

Spunti didattici, obiettivi pedagogici

Il mondo dell’immaginario dei popoli può essere un luogo d’incontro per le persone che vivono in paesi diversi, o in epoche diverse…
Le fiabe e i racconti attingono alla forza dell’identità collettiva, contengono gli insegnamenti da tramandare di generazione in generazione, hanno il potere di perpetuare il legame di gruppo.
Diventare “cercatori di storie” del proprio patrimonio culturale e poi scambiarle con ragazzi di altri paesi rappresenta uno dei modi più naturali e divertenti di fare intercultura.
Il terreno d’incontro si fa davvero universale: nell’ascoltare o nel leggere un racconto o una leggenda si scoprono sentimenti comuni: il riso, la paura, la curiosità.
Le leggende e le fiabe di altri paesi ci aiutano a conoscere meglio tanto le diversità quanto le somiglianze e questo può rendere più facile l’interazione fra mondi lontani.
In questo caso, le storie sono state utilizzate all’interno di un percorso sul tema delle risorse forestali.

Obiettivi:

Leggere e comprendere un testo;

Conoscere culture altre attraverso la letture delle sue favole, leggende …


 

Per farsi aiutare

Questa scheda è stata redatta dall’ong CISV.
Per informazioni e suggerimenti potete rivolgervi al referente del settore all’Educazione Cittadinanza Mondiale di:

CISV – Comunità, Impegno, Servizio, Volontariato
Corso Chieri, 121/6 – 10132 Torino
Telefono: 011. 8993823
Fax: 011. 8994700
Sito web: www.cisvto.org
Email: segreteria@cisvto.org

Fonte

Trascrizione da racconti orali