PUNTATE ALLE STELLE
- Gioco, attività di teatro
Si spiega ai due gruppi che sono stati scelti per partecipare a un gioco a premi in TV dal nome “Puntate alle stelle”. Si chiede a due volontari di impersonare due presentatori televisivi, mentre il resto della classe viene diviso nei due gruppi....
Temi
- Alimentazione
- Tutela delle risorse ambientali
Livello d'istruzione
- Scuola primaria
- Scuola secondaria 1° grado
Descrizione
- tempo necessario: 1 ora
- partecipanti: variabile, da dividerei in due gruppi di cui uno di essi di numero di persone maggiore rispetto all’altro (1/3 di partecipanti in un gruppo e 2/3 in un altro)
- età consigliata: dai 10 anni in su
- 1/2 animatori
Svolgimento e Regole del gioco
Si spiega ai due gruppi che sono stati scelti per partecipare a un gioco a premi in TV dal nome “Puntate alle stelle”. Si chiede a due volontari di impersonare due presentatori televisivi, mentre il resto della classe viene diviso nei due gruppi. Al gruppo più piccolo viene dato un grande pacco di giornali e altro materiale utile (forbici, pennarelli, righelli, colla …). Al gruppo più grande viene consegnato, invece, un pacco di dimensioni molto più ridotte contente solo giornali, e nessun altro materiale di cancelleria.
Il ruolo dei presentatori è quello di assicurare che il gruppo dei “privilegiati” (quello più piccolo) vinca, mentre essi faranno in modo che la squadra degli “svantaggiati” (quella più grande) perda.
Lo scopo della gara è la creazione di forme di carta sulla base di indicazioni (ad esempio: costruire degli oggetti, forme di animali …) date dai due conduttori a ciascuna squadra. Si chiariscono le regole del gioco: solo i prodotti realizzati con pezzi di giornale tagliati con linee regolari saranno accettati dai presentatori. Si da il via all’attività che verrà interrotta dopo 15 minuti.
A questo punto i presentatori assumono il loro ruolo: raccolgono e mostrano gli sforzi fatti dai due gruppi, ma soprattutto, elogiano i risultati raggiunti dal gruppo dei “privilegiati”, e scartano di conseguenza il lavoro degli altri. Infine i presentatori – dopo una fittizia consultazione – annunciano che il gruppo dei privilegiati ha vinto.
VERIFICA A FINE GIOCO:
- Discussione sul gioco: cosa è successo? Conoscevate le regole? Come vi siete sentiti? Quali sono state le vostre reazioni? Quando avete capito quali erano le regole? Come avete reagito?
- Occorre chiedere ai presentatori come si sono sentiti.
- Occorre poi chiedere a tutti se era giusto quanto accaduto, che cosa si sarebbe dovuto fare per rendere il tutto più equo?
- Collegamento con la vita reale: sottolineare che è solo un gioco, ma che ci sono analogie con la vita vera. Quali sono le situazioni reali alle quali questo gioco si può collegare? In che modo? Che cosa rappresentavano i giornali? Le forbici? La dimensione dei gruppi? Le regole? Chi rappresentano i due gruppi? Ovviamente si vuole simulare il divario esistente fra paesi industrializzati e paesi a basso reddito). Chi rappresentano i presentatori? Che cosa si dovrebbe fare per rendere più equa la situazione?
- Che cosa si può imparare da questo gioco sulle situazioni della vita reale? Riflessioni sul tema: ricchezza-povertà nel mondo, divario, squilibri, possibili cambiamenti.
Spunti didattici, obiettivi pedagogici
Dopo un primo tentativo di “mettersi nei panni di...” l’obiettivo della fase successiva è quello di far acquisire maggior consapevolezza e di approfondire le conoscenze legate alla tematica. Un’attività come questa è un utile strumento che permette al bambino di mettersi completamente in gioco e affrontare la questione da un altro punto di vista, sentirsi coinvolto dal problema, in questo caso dalle disuguaglianze economiche. Il gruppo dovrebbe essere in grado di individuare cause e conseguenze della problematica nonché di porsi una domanda: è giusto?
Successivamente gli alunni possono essere invitati ad approfondire il tema da una serie di prospettive diverse, anche con l’ausilio di attività di ricerca e di dati.
Per farsi aiutare
Questa scheda è stata redatta dall’ong CICSENE.
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Fonte
Cfr “Educazione Interculturale – Materiali e proposte di attività per i giovani”, a cura di Paola Ramello, CICSENE - Centro Interculturale Città di Torino