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...per progettare e realizzare le tue attività di educazione allo sviluppo sostenibile, alla solidarietà e alla cittadinanza mondiale.

 
 

CIBO E CULTURA

Scuola Secondaria Primo Grado di Ceresole D’Alba (CN)- sede distaccata
  • Nomi insegnanti referenti del progetto educativo: Giovanni Porello (insegnante di Lettere)


    Scuola Secondaria Primo Grado - sede distaccata
    Piazza Caccia, 2
    Telefono: 0172/574173
    Fax: 0172/575777
  • 12040 - Ceresole D’Alba (CN)
  • Scuola

Partner(s)

  

CCM – Comitato Collaborazione Medica

Via Cirié,32/e – 10152 Torino

Telefono: 011.6602793

Fax: 011.3839455

Sito web: www.ccm-italia.org 

Email: ccm@ccm-italia.org

 

 

 

Temi

  • Alimentazione
  • Tutela delle risorse ambientali
  • Culture

Livello d’istruzione

  • Scuola secondaria 1° grado

Classe 1^

Materie scolastiche associate

  • Storia-Geografia / Scoperta del mondo
  • Italiano
  • Cittadinanza e costituzione

Lettere, geografia, educazione artistica, storia, educazione alla cittadinanza.

Descrizione del progetto/azione/attività

Metodologia:

Tutti gli incontri prevedono un approccio partecipativo e non formale basato sul diretto coinvolgimento degli alunni e, ove possibile, delle insegnanti. Gli strumenti utilizzabili sono molteplici: giochi in scatola, materiale video, pubblicazioni, uscite sul territorio, collegamenti web e rappresentazioni teatrali. È inoltre importante adottare una prossemica differente dalla solita alunno/insegnante: per questo motivo lo spazio è organizzato in modo tale da poter predisporre le sedie in cerchio e facilitare il confronto fra tutti i partecipanti.                

 

Attività:

 

1° incontro – in classe:

Per conoscere il pensiero dei ragazzi in merito all’argomento, stimolarli attraverso un brainstorming sul tema: “Il cibo è cultura: perchè?”.

Proseguire il discorso, analizzando e mettendo in scena a gruppi alcuni miti e leggende legati al cibo. Ad esempio:

  • L’origine del miele (originario delle Americhe), tratto da “Dei e eroi della mitologia dell’America Centrale e Meridionale”, di D. Gifford, Ed. Mondadori;
  • L’origine del sale (originario delle Americhe), tratto da “Dei e eroi della mitologia dell’America Centrale e Meridionale”, di D. Gifford, Ed. Mondadori;
  • L’origine del riso (originario dell’Asia), tratto da “La leggenda del granoturco. Il genio del riso” G. Brossard, edition Grad.
  • Il mito di Cerere – l’origine dei cereali (originario dell’Europa) tratto dal sito www.google.it

 

Il mito permette di tramandare tutta una serie di informazioni relative alla storia del nostro popolo, attraverso il canale del racconto orale. Confrontando miti di popoli molto diversi e distanti fra loro, si può notare che, ciò nonostante, spesso essi hanno molti punti in comune. In certi casi si può supporre che, miti simili fra loro, siano nati da un unico racconto, diffuso in luoghi diversi e lontani da viaggiatori e mercanti. Altre teorie sostengono che tale somiglianza sia da attribuire a esperienze comuni  fra gli uomini che, pur non conoscendosi, le esprimono con le stesse immagini e le stesse invenzioni. Uno dei temi principali dei miti è proprio il CIBO, la sua origine e la sua diffusione tra il genere umano.

 

2° incontro – in classe:

Le nostre abitudini alimentari dipendono da molti fattori: la piramide alimentare (vedere sito www.piramidealimentare.it) ci consiglia di assumere, ogni giorno, una quantità precisa di prodotti ortofrutticoli, di cibi proteici, di zuccheri.

Cosa e chi influenza spesso le nostre scelte in fatto di cibo? La PUBBLICITÀ ha un grande ascendente su di noi. Per tale ragione si consiglia di mostrare e ragionare con i bambini sui messaggi degli spot (esempio: possedere, gustare, provare) e quali vengono spesso volontariamente omessi (esempio: prezzo, elenco ingredienti, etc) - vedere scheda “Con occhi diversi” (scarica la scheda completa in Pdf)

Leggendo inoltre nel dettaglio gli ingredienti di una delle tante merendine che sono pubblicizzate in tv, noteremo che questi risultano a noi spesso sconosciuti. Ad esempio, la nota voce “olii vegetali” oggi sta ad indicare, nella maggior parte dei casi, l’olio di palma. Informandosi ulteriormente, si potrà notare che le coltivazioni per ottenere l’olio di palma si concentrano maggiormente nei territori del sudest asiatico e che hanno gravi e molteplici conseguenze sull’ambiente: molte foreste primarie sono state, infatti, convertite alla monocoltura per la produzione dell’olio di palma, e tale conversione ha prodotto la liberazione nell’aria di gas nocivi; oltre ai problemi arrecati alle popolazioni autoctone e agli animali tipici del luogo, che hanno perso la loro casa.

Ci sono delle alternative però. Come consumatori abbiamo la possibilità di scegliere cosa comprare e quindi il potere di influenzare in parte le scelte dei produttori. Le alternative si chiamano: COMMERCIO EQUO-SOLIDALE e AGRICOLTURA BIOLOGICA.

Affrontare questi due ultimi temi prendendo spunto, ad esempio, dal testo “Riprendiamoci la terra – piccolo manifesto per un  consumo critico di terreno e territorio”, di A. Franceschini, Ed Terre di Mezzo.

 

3° incontro – in classe:

L’ultimo incontro si focalizza sull’analisi dettagliata di questa frase: «L’industrializzazione dei processi di produzione e di distribuzione alimentare ha comportato l’introduzione di: pesticidi,  conservanti, antibiotici, ormoni e sostanze artificiali di sistemi sempre meno connessi alle caratteristiche del territorio» (Fonte: http://www.eat-ing.net/getpage.aspx?id=150&dx=2&m=1&pf=f&sez=).

Ogni singola parola di questa frase è stata esaminata dal gruppo classe, al fine di arrivare a discutere dei temi della biodiversità, sostenibilità, rispetto nei confronti degli animali, biologico e alimentazione sana.

Classi coinvolte, numero di alunni e di insegnanti

 Classe 1^

Durata del progetto

Il percorso si è articolato in 3 incontri da 2 ore ciascuno

Obiettivi di apprendimento e competenze da sviluppare

Obiettivo generale:

  • Avvicinare gli alunni a culture diverse, attraverso il tema dell’alimentazione;
  • Focalizzare la natura dei rapporti tra stati, tra Nord e Sud del mondo, per la formazione di una coscienza attenta all’uso consapevole delle risorse.

 

Obiettivi specifici:

  • Ragionare sul legame che esiste tra cultura e cibo;    
  • Capire l'importanza del cibo e la differenza tra bisogni reali e bisogni indotti;
  • Comprendere la differenza tra agricoltura biologica e convenzionale;

Elementi che rientrano di più nell’ambito dell’educazione allo sviluppo sostenibile e alla solidarietà internazionale

Proposte di cambiamento negli stili di vita

 

Grazie all’utilizzo di strumenti differenti, i bambini hanno la possibilità di acquisire informazioni divertendosi. Questo approccio e percorso didattico mira pertanto a sviluppare atteggiamenti consapevoli e corretti in relazione alla sana alimentazione e all’acquisto dei prodotti alimentari.

 

 

Esperienze di “cittadinanza e partecipazione”

La classe ha partecipato al concorso “Siamo quello che mangiamo? – Comunicare il biologico” promosso da: Regione Piemonte, Settore Educativo-Culturale e di Sviluppo Pracatinat e Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Valutazione

La valutazione con gli alunni necessita di un incontro dedicato, in modo da riuscire a cogliere i diversi aspetti della loro partecipazione e del loro coinvolgimento nella tematica trattata.

Nel caso specifico, a causa del poco tempo a disposizione, si è optato per una breve valutazione conclusiva solo negli ultimi minuti dell’incontro finale. La valutazione dell’intero progetto è comunque risultata molto positiva.

L’insegnante ha espresso la sua soddisfazione in merito allo svolgimento del percorso, affermando che sono stati dati molti spunti di riflessione ai ragazzi. 

Commenti, note

Collegamenti con indicazioni programmatiche più generali  dell’Istituto scolastico, contenute nel POF

 

 

IDENTITA’ PEDAGOGICA DELLA SCUOLA

“Ethical mind” – mente etica : la mente etica porta al superamento di se stessi, del proprio io, concentrandosi su quelle che sono le proprie responsabilità di fronte al mondo come lavoratore e come cittadino: “qual è la cosa giusta da fare come buon lavoratore o come buon cittadino, anche andando contro il proprio interesse personale? Sono un buon lavoratore e cittadino? Conosco i miei diritti e responsabilità? Buoni lavoratori e buoni cittadini sono persone che agiscono in modo eticamente corretto” (Gardner).

 

UNA SCUOLA CHE PROPONE

Stimolare la conoscenza, la cooperazione e l’interazione con il “sé” interiore e con gli altri

attraverso:

  • la scelta di competenze ed esperienze fondamentali;
  • l’individuazione di conoscenze irrinunciabili che per l’alunno siano strumenti per “leggere la realtà”;
  • l’attenzione alla valutazione come azione formativa finalizzata a migliorare il processo di apprendimento;
  • la comunicazione, come strumento essenziale per la trasparenza e la condivisione di ciò che avviene all’interno della scuola;
  • il coinvolgimento delle famiglie, mediante un ampliamento specifico dell’offerta formativa verso tematiche mirate.

 

Per farsi aiutare

Questa scheda è stata redatta dall'insegnante Giovanni Porello della Scuola secondaria di primo Grado - sede distaccata, Ceresole D’Alba (CN) e dall’ong CCM. 

 

Scarica la scheda progetto  completa e in formato PDF

 

Per informazioni e suggerimenti potete rivolgervi al referente del settore all’Educazione Cittadinanza Mondiale di: 

 

CCM – Comitato Collaborazione Medica

Via Cirié,32/e – 10152 Torino

Telefono: 011.6602793

Fax: 011.3839455

Sito web: www.ccm-italia.org 

Email: ccm@ccm-italia.org