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...per progettare e realizzare le tue attività di educazione allo sviluppo sostenibile, alla solidarietà e alla cittadinanza mondiale.

 
 

L’ALBERO: UN AMICO COMUNE TRA NORD E SUD DEL MONDO

Scuola Primaria Levi del 4° Circolo di Novara
  • Nomi insegnanti referenti del progetto educativo:
    Di Bella Giuseppa, Federica Biavaschi, Paola Moriggi

    Scuola Primaria Levi
    Via Juvarra n. 5
    Tel: 0321/458112
    Sito Web:http://www.quartocircolonovara.it/


  • 28100 - NOVARA
  • Scuola

Partner(s)

 

 

CICSENE – Cooperazione e Sviluppo Locale

Via Borgosesia, 30 – 10145 Torino

Telefono: 011. 7412435

Fax: 011. 7710964

Sito web: www.cicsene.it

Email: cicsene@cicsene.org

 

 

 

Temi

  • Foreste e biodiversità
  • Tutela delle risorse ambientali

Livello d’istruzione

  • Scuola dell'infanzia
  • Scuola primaria

Classi I, II, III, IV, V e, in via sperimentale, la scuola dell’infanzia Collodi

Materie scolastiche associate

  • Scienze naturali, biologia/ecologia
  • Storia-Geografia / Scoperta del mondo
  • Cittadinanza e costituzione

Italiano, Scienze, Geografia, Educazione all’immagine e alla Cittadinanza, Storia e Educazione Ambientale

Descrizione del progetto/azione/attività

Il percorso intende porre in evidenza il valore ricoperto dall’albero nelle diverse parti del mondo: la trattazione di tale argomento costituisce solo il pretesto iniziale per poter poi trattare altri temi connessi agli squilibri Nord-Sud del Mondo, al rispetto per la natura e per l’alterità, cercando di offrire un taglio “culturale” al percorso che si sta definendo. Volontà comune è identificare i significati che l’albero ha ricoperto, ricopre e ricoprirà nelle diverse culture e, a partire da ciò, sensibilizzare i bambini riguardo tematiche concernenti altre aree del Mondo.

 

A partire da tale macro-tema sono molti i possibili argomenti passibili di trattazione che, se ben impostati, potrebbero essere punto di partenza per un percorso pluriennale più composito:

  • ambiente e desertificazione nel Sahel;
  • biodiversità;
  • locale e globale;
  • elementi culturali connessi alla valenza degli alberi nei diversi Paesi.

 

 

Spunti per attività specifiche da portate avanti nelle classi V:

procedere con la trattazione degli aspetti propriamente scientifici, in particolare si elabora un confronto tra baobab e faggio  e parallelamente si leggono e rappresentano storie di alberi.

Per quanto concerne la dimensione sociale, si procede con la lettura di storie di bambini ambientate nei Paesi del Sahel, desunte dai libretti di CooperoMondo e da altre fonti, tra le quali l’Unicef. A partire da tali testi si amplia il discorso fino ad arrivare al tema della desertificazione, del confronto tra abitudini di vita quotidiana di bambini di diversa provenienza, con particolare focus sul tema dei diritti e su quello della cittadinanza. Si procede cercando, attraverso ricerche su testi e su internet, di conoscere la realtà culturale e la quotidianità nella quale sono calati i bambini delle diverse aree del mondo, nello specifico quella del Sahel; sulla base degli elementi sociali/ambientali/economici/tradizionali caratterizzanti la realtà nella quale essi  vivono, si stabiliscono dei confronti con le aree in cui i vivono i nostri bambini, cercando somiglianze e differenze.

 

Spunti per attività specifiche da portate avanti nelle classi IV:

Si consiglia di studiare l’area del Sahel da punto di vista geografico, delle sue caratteristiche, delle risorse e dei problemi che la connotano (desertificazione in primis), nonché delle possibili soluzioni per fronteggiare tali problemi. Fatto ciò, si procede con un approfondimento sugli “alberi” che caratterizzano il territorio dove si abita, ponendoli a confronto con quelli della zona Saheliana: a tal riguardo si possono leggere in classe miti e leggende sul larice, sul baobab, esaminare fiori, frutti, foglie e loro utilizzo, realizzare disegni. Si può inoltre approfondire il tema del dissesto idro-geologico e dunque riflettere collettivamente sulle differenze che intercorrono tra le aree caratterizzate da abbondanza di vegetazione (i nostri territori) e le zone che risultano invece poveri di vegetazione (Sahel).

La lettura dei  libretti di CooperoMondo (“Ciao! Sono Salimata e vivo nel Sahel” e “Ciao! Sono Mamadou e vivo in Burkina Faso”) e l’analisi dei percorsi fatti in occasione del progetto “Parco chiama Parco”, porta verso una riflessione con i bambini sulle condizioni ambientali e sociali che caratterizzano i Paesi del Sahel, sulle risorse e problematiche, sul senso della cooperazione, ma anche sul contributo che ciascuna persona può dare, nel proprio quotidiano, per migliorare il funzionamento del sistema nel suo complesso (a tal riguardo si potrebbe elaborare un decalogo delle buone pratiche).

Per continuare un parallelismo fra Nord e Sud, si passa a parlare di Diritto all’Istruzione. Si invitano i bambini a riflettere con i bambini sulla nozione di scuola come diritto-dovere e sulla differenza nella percezione dell’obbligo scolastico tra Nord e Sud del mondo.  A tal riguardo è possibile visionare la video-cassetta “Flo va a scuola” (scarica la scheda completa in Pdf) , buon esempio per indurre riflessioni, nei bambini, sulle somiglianze e differenze che caratterizzano la vita dei bambini tra Italia e Sahel.

 

Spunti per attività specifiche da portate avanti nelle classi III:

si esaminano i paesaggi geografici delle Alpi e del Sahel (in particolare flora e fauna) con particolare attenzione all’albero del baobab, invitando alla lettura di miti e leggende al riguardo. Si può poi prendere visione del breve documentario sul baobab registrato dal presentatore Luca Sardella: tale proiezione mette in luce le differenze tra le percezioni che i bambini hanno del baobab. Grazie a questo strumento, i ragazzi possono capire quanto questo albero sia prezioso per le culture dei Paesi ove esso si trova.

Per affrontare il tema della desertificazione, si conduce una semplice indagine tra i bambini: a che cosa servono gli alberi? Che cosa accadrebbe se essi venissero meno? I bambini riflettono e discutono insieme – sulla base delle notizie sinora raccolte tramite il percorso – su qual è il ruolo degli alberi e identificano alcune funzioni chiave: elemento di contrasto alle frane, all’avanzamento del deserto, supporto medico, fonti di ossigeno, rifugio per gli animali, fonte di alimentazione ecc. Il passaggio successivo prevede il chiedere ai bambini di immaginare una vita senza alberi, e quali potrebbero essere le conseguenze da ciò derivanti. L’idea finale è quella di elaborare con i bambini una mappa di cause-effetto sulla desertificazione, sul clima nel Sahel, sui problemi relativi alla scarsità d’acqua…..

 

Spunti per attività specifiche da portate avanti nelle classi I e II:

si inizia con una generale e semplice conoscenza delle Alpi e del Sahel, identificando dove si collocano e quali sono le caratteristiche principali delle zone montane e di quelle desertiche. Successivamente si approfondiscono le caratteristiche principali di alcune piante proprie della zona alpina e della zona saheliana, con particolare riferimento alla mimosa spinosa (pianta comune alle due aree), della quale i bambini possono elaborare alcuni disegni. Questa pianta permette di riflettere sull’uso medicale che alcune piante consentono.

Si procede  poi  con l’analizzare quali siano le caratteristiche della giornata tipica di un bambino africano e di un bambino italiano: cosa fanno questi due bambini al mattino? Come trascorrono la giornata? Come pranzano? Che cosa accade nei giorni di festa?

 

 

Questo percorso è stato e può essere sperimentato anche con i bambini della scuola materna. Ad esempio la scuola dell’infanzia Collodi ha portato avanti il percorso parallelamente alla scuola primaria, realizzando in particolare le seguenti attività concernenti l’albero nel giardino scolastico, nel Parco, nel Bosco e nel Sahel, in Burkina Faso:

  • ALBERO RACCONTA – Storie sotto l’albero per sensibilizzare i bambini nei confronti degli alberi e creare consapevolezza e rispetto per la natura – percorso letterario di racconto e di ascolto delle storie che l’albero ha da raccontare (sezione Azzurra, bambini di anni 3)
  • ALBERI IN ARTE – lettura del racconto “L’uomo che piantava gli alberi” e realizzazione di un laboratorio artistico a partire da autori europei ed africani(sezione Gialla, bambini anni 4)
  • NEL BOSCO – Si parte dalla visione della classe come un ecosistema. In particolare si procede alla conoscenza del territorio, vissuto come parte della storia personale del bambino, e scoperta di un ambiente in cui la vita di tutti è preziosa (sezione Rossa, bambini anni 3 e 5)
  • DALL’ULIVO AL BAOBAB – Conoscenza del valore dell’ulivo (nel giardino scolastico e nel parco Giardino del Mondo) e conoscenza del baobab (sezione Verde, bambini anni 5)

 

Il percorso ha inteso accompagnare i bambini alla conoscenza di un ambiente lontano dal loro, rappresentato dall’albero Baobab. Sono stati guidati in un percorso in cui la diversità è vissuta come un valore, in un ecosistema di relazioni, partendo dalla conoscenza di ciò che il bambino vive come conosciuto (quindi uguale a lui) a ciò che invece non conosce (è perciò diverso ). Il bosco (realtà vicina e conosciuta) è il punto di partenza per arrivare al Baobab nel Sahel. In questo percorso l’albero è vissuto come elemento della natura da salvaguardare, perché indispensabile alla vita dell’ecosistema, nel bosco del nostro territorio, così come nel Sahel.

Il gemellaggio con la scuola francese aiuta i bambini a raccogliere informazione su altre realtà ambientali: in particolare a Seez i boschi di pini, abeti e larici.

 

Nello scoprire se stessi i bambini si accorgono degli altri, rilevano le caratteristiche personali che li rendono diversi, ma ognuno con le proprie qualità: così come nel bosco e nel mondo esistono tanti alberi diversi ma ognuno portatore di frutti preziosi, così ogni bambino della sezione a cominciare dal proprio nome, dalla nazionalità, dalle caratteristiche fisiche e caratteriali è diverso dagli altri, e per questo portatore di ricchezze da condividere.

 

Tutti i bambini sono stati inoltre coinvolti in attività collettive proprie di tutte le classi, in particolare:

  • La rivolta degli alberi di Natale - Attività teatrale;
  • Puliamo il mondo – pulizia e cura del giardino scolastico;
  • Festa dell’albero – piantumazione di alberi e costruzione di segnalibri;
  • Buone pratiche per la sostenibilità ambientale: eco-borse dipinte dai bambini, dono di Natale alle famiglie;
  • Gita in un bosco di montagna: la pineta di Druogno.

Classi coinvolte, numero di alunni e di insegnanti

Classi I, II, III, IV, V e, in via sperimentale, la scuola dell’infanzia Collodi


Precedenti esperienze svolte dalla classe

Il Circolo dimostra grande attenzione anche per le questioni ambientali e di sviluppo sostenibile.

In particolare per promuovere la cultura del rispetto per lo spazio scuola e per i vari ambienti di vita la scuola  ha portato avanti in questi anni:

 

“Progetto Giardino-valorizzazione e riqualificazione del verde scolastico” finalizzato allo “star bene a scuola”, attraverso esperienze di orto-giardino e di rivisitazione degli spazi verdi delle scuole per una maggiore fruibilità da parte dei bambini, per realizzare attività differenti, per promuovere lo spirito di collaborazione tra bambini e valorizzare le diverse intelligenze di ciascuno nella realizzazione di un progetto comune attraverso: 

  • Progettazioni di educazione ambientale (EA), realizzati con un programma condiviso tra l’istituzione scuola, il Comune e “ASSA - Azienda Speciale Servizi Ambientali in Società per Azioni” (esempio di azioni: giardini interni, laboratori orto-giardino, percorsi didattici su compost, orto, frutteto, laboratori sensoriali…) al fine di dare l’opportunità di svolgere EA sul campo;
  • Progettazioni partecipate per la riqualificazione e il rilancio di aree verdi di utilizzo comune a più plessi, aperte al territorio e legate anche a bisogni sociali (es. Giardino del Mondo). A partire da una scuola del Circolo, il progetto si è esteso alle Scuole in Rete per l’EA di Novara.;
  • Progetto: “Viva l’Acqua Viva”, progetto di educazione ambientale ed alimentare svolto in collaborazione e convenzione con SIN&VE (Servizi Idrici Novarese e del Vco) con l’intento di promuovere negli alunni coscienza civica, sensibilità e partecipazione al bene comune. Sono stati previsti percorsi di studio, conoscenza e ricerca sull’acqua intesa come fonte di vita e sussistenza nei suoi vari aspetti e nelle sue diverse funzionalità, con il coinvolgimento, in una prospettiva sinergica, di Istituzioni, Enti, Associazioni territoriali. Il progetto ha previsto l’adesione delle scuole ad una campagna di solidarietà per le risorse idriche “dall’acqua per l’acqua”; in tutte le otto scuole del circolo è stata avviata la raccolta dei tappi di plastica delle bottiglie dell’acqua o delle bibite, per contribuire alla costruzione di pozzi e fontane in Tanzania;
  • Progetto “Occhio al Parco” promosso dalle “Scuole in Rete per l’EA” (4° circolo capofila del progetto)   per la costruzione di una cittadinanza attiva e consapevole sui temi dell’EA e della città sostenibile. Si caratterizza come un percorso formativo integrato attraverso una rete di collaborazioni e all’interno di una piattaforma condivisa di obiettivi e finalità. Una pubblicazione a cura di “Interlinea editore” raccoglie testi narrativi e disegni che gli alunni hanno realizzato nell’ambito del progetto.
  • Progetto ASSA per la conoscenza e la sensibilizzazione della/ sulla raccolta differenziata;
  • Adesione ad iniziative promosse da associazioni ambientalistiche (Legambiente) e di Istituzioni di educazione ambientale (Nucleo di didattica ambientale del Comune).

 

Importanti anche i progetti tesi a favorire la conoscenza dei Paesi del Sud del Mondo e a sensibilizzare i bambini su tematiche concernenti la valorizzazione della diversità e le tematiche connesse all’integrazione. In particolare: 

  • Percorsi/attività di animazione con classi a cura di Associazione ABACASHI  (differenti annualità). È stata proposta alle classi la lettura di una favola proveniente dai paesi africani, letta in italiano e in lingua. I bambini hanno rappresentato graficamente l’esperienza, e poi hanno ideato il progetto “diamoci una mano”, nel quale i ragazzi originari di paesi stranieri danno disponibilità ad aiutare a studiare bambini di paesi di origini diverse;
  •  Visita a Bergamo al “Museo Africano” con il progetto “A spasso in Africa”. Gli alunni, nel corso di una visita guidata, hanno potuto sperimentare direttamente come i loro coetanei e non solo, vivono quotidianamente all’interno di in un villaggio africano,  hanno indossato i vestiti tipici, hanno provato a trasportare l’acqua sotto il sole e hanno giocato come i loro amici africani. 

 

Progetto “Idee in corso” con Provincia di Novara per favorire l’integrazione bambini stranieri. La Provincia di Novara, nell’ambito della gestione delle politiche migratorie, ha difatti attuato percorsi di inclusione sociale che hanno visto coinvolti giovani italiani ed immigrati, nella realizzazione di attività comuni. A questi percorsi il IV Circolo ha aderito dato che sono presenti nelle proprie scuole alunni di diverse etnie.

La programmazione degli interventi a favore degli immigrati e delle loro famiglie, è stata declinata in una nuova veste progettuale, specializzandosi in attività di mediazione linguistica e culturale, pensata dai giovani per i giovani.

La programmazione degli interventi è stata organizzata secondo i criteri della peer education, una modalità educativa in cui i giovani possono essere di aiuto ad altri ragazzi (bambini o adolescenti).

 

Durata del progetto

Alcune classi hanno considerato il percorso come “trasversale”, filo conduttore dell’intera annualità cui far afferire le differenti attività condotte con i bambini nelle varie discipline. Se inteso in questo senso, dunque, non è quantificabile il tempo destinato al percorso poiché esso – in modo più o meno diretto - ha occupato l’intero anno scolastico con continui rimandi.
Altre classi e le sezioni della scuola dell’infanzia invece, hanno definito il percorso durante un arco temporale più specifico ed hanno identificato un focus contenutistico meno ampio che hanno dunque approfondito nel corso di un paio di mesi.

Obiettivi di apprendimento e competenze da sviluppare

“L’albero” è stato identificato come filo conduttore dell’intero IV circolo in funzione di una scelta dettata dal fatto che il 2011 è stato l’ “Anno Internazionale delle Foreste”.

La scuola Levi ha peraltro già attivamente collaborato nei progetti precedenti citati, ad esempio “Occhio al Parco” e “Orti-giardini scolastici” ed ha dunque da sempre attribuito grande rilevanza al tema della tutela ambientale e della valorizzazione degli alberi presenti sul territorio. Su tali temi si sono sviluppate importanti sinergie nel corso degli anni, in particolare con la Rete di Scuole Cittadine, con il Comune di Novara e con varie Associazioni del territorio.

All’interno del IV Circolo le Commissioni Ambiente e Cittadinanza, entrambe attive e con obiettivi comuni e condivisibili, individuano, nell’ambito dell’argomento “Tutela delle risorse naturali” nell’Albero, un tema attinente ad entrambe.

 

 

Il percorso intende contribuire al perseguimento dei seguenti obiettivi:

 

  • conoscere i significati e il valore universale dell’albero come centro della vita di tutte le società, elemento importante sul piano religioso, economico, sociale;
  • conoscere il rapporto intercorrente tra uomo-natura e uomo-albero radicato in culture e territori diversi;
  • conoscere i molteplici significati, anche simbolici, cui l’albero rimanda sia nelle nostre tradizioni che in quelle di altre realtà territoriali e culturali;
  • conoscere la realtà culturale e la quotidianità nella quale sono calati i bambini di aree diverse del mondo sulla base degli elementi sociali/ambientali/economici/tradizionali caratterizzanti la realtà nella quale sono, vivono;
  • conoscere i molteplici problemi derivanti dall’assenza degli alberi nelle diverse aree del mondo: possibili criticità derivanti dall’assenza di alberi e conseguenze che ciò potrebbe determinare nella nostra quotidianità;
  • cogliere le interdipendenze esistenti tra Nord e Sud del mondo e l’incidenza dell’azione umana a livello globale;
  • conoscere geograficamente l’area Saheliana e quella Alpina, ponendo a confronto: flora, fauna, clima, territorio;
  • conoscere le principali potenzialità e criticità caratterizzanti queste aree (es. disboscamento e desertificazione);
  • conoscere usi e utilizzo delle piante e dei loro derivati nella vita quotidiana (alimentazione, medicina);
  • conoscere la narrativa locale e saheliana connessa al tema “albero”;
  • conoscere somiglianze e differenze esistenti tra l’area alpina e quella saheliana e individuare elementi comuni a queste due realtà;
  • conoscere il ruolo che l’individuo, nella sua quotidianità, e la collettività nel suo insieme, può ricoprire per il mantenimento dell’equilibrio ambientale.

 

Il percorso contribuisce inoltre a sviluppare le seguenti competenze:

  • sensibilizzazione, acquisizione di rispetto e capacità di prendersi cura dell’ambiente di cui si è parte;
  • prestare attenzione ai segnali che l’ambiente trasmette;
  • modificare i propri comportamenti quotidiani con piccoli gesti (es. smaltimento dei rifiuti in modo differenziato, risparmio dell’energia elettrica spegnendo la luce, cura dell’ambiente e degli alberi che ci circondano);

 

 

Elementi che rientrano di più nell’ambito dell’educazione allo sviluppo sostenibile e alla solidarietà internazionale

Proposte di cambiamento negli stili di vita

Il percorso si è inserito entro una riflessione che da anni il IV Circolo Didattico porta avanti sui temi ambientali e che sta producendo interessanti risvolti educativi. In particolare il suddetto percorso ha innescato nei bambini frequenti riflessioni concernenti la cura e il rispetto dei giardini scolastici e dei giardini pubblici adiacenti le scuole e presenti in città, una particolare attenzione ai maltrattamenti di cui gli alberi sono spesso vittime e un forte senso di responsabilizzazione in merito.

 

Concretamente dunque il percorso ha determinato nei bambini:

  • maggiore attenzione, cura e rispetto per gli alberi, e per i giardini presenti in città: i bambini stessi hanno imparato ad evidenziare i cattivi comportamenti altrui e a sollecitare negli altri un cambiamento di atteggiamento;
  • maggiore propensione a prendersi cura dell’ambiente nel quale si vive;
  • maggiore attenzione al corretto uso delle risorse di cui disponiamo e maggiore attenzione allo spreco (in classe spreco di carta, acqua, luce...): i bambini stessi denunciano con frequenza le inadempienze altrui da questo punto di vista (sia in casa che a scuola);
  • incremento del senso di responsabilità verso ciò che non è proprio, ma per il quale si deve sviluppare attenzione e rispetto.

 

Difficile andare ad incidere invece sulla sensibilità dei bambini verso le realtà lontane che sfuggono alla loro percezione più immediata e che ostacola il loro immedesimarsi nelle realtà del Sud del Mondo. La sensibilità da questi dimostrata dipende molto anche dalle idee del nucleo famigliare di appartenenza. È comunque emersa nei bambini molta empatia e voglia di condivisione.

 

 

Esperienze di “cittadinanza e partecipazione”

La metodologia abitualmente utilizzata da parte delle insegnanti operative presso il IV Circolo di Novara e nello specifico presso la scuola Levi implica l’organizzazione di frequenti uscite sul territorio che consentano ai bambini di tradurre operativamente i contenuti acquisiti e sperimentarli “sul campo”.

L’apprendimento di nuovi saperi pratici anche attraverso “uscite dall’aula” costituisce un elemento centrale del’approccio adottato dal IV Circolo, così come la definizione di momenti in cui la scuola “si apre” al territorio e collabora con esso.

La festa di fine anno, “Bimbinfesta”: è un’occasione nella quale la scuola apre le sue porte al territorio, interagisce con associazioni e soggetti esterni, accoglie la società civile al suo interno tramite l’organizzazione di momenti di animazione, scambio... in particolare è l’occasione in cui la scuola si racconta, presentando un compendio di tutto ciò che le classi hanno realizzato nel corso dell’anno ed interagendo con la società locale. In stretta relazione con il percorso condotto “Dalle Alpi al Sahel!” è stata allestita la mostra della Regione Piemonte “Piemonte&Sahel” tra il 1° e il 10 giugno, pubblicizzata sul territorio, aperta alle altre scuole ed alla comunità locale e dunque occasione collettiva di riflessione e sensibilizzazione sulle tematiche concernenti le attività di cooperazione.

Un’importante esperienza di cittadinanza e partecipazione realizzata dalle scuole del IV Circolo Didattico di Novara è l’annuale gita in montagna alla quale partecipano alcune scuole del Circolo (scuole elementari Levi e Tommaseo con le classi 3,4,5 e adulti a supporto; scuola dell’infanzia Collodi con alunni e famiglie) e che si configura come un momento di riflessione congiunta sulle tematiche trattate durante l’anno scolastico, inducendo i bambini al lavoro di comunità. Quest’anno la tematica prescelta è stata “ambiente e solidarietà” in coerenza con il percorso condotto nel corso dell’anno scolastico.

 

Collaborazione con le famiglie e altri soggetti del territorio

L’interazione con le famiglie è costante, sebbene talvolta difficoltosa. In particolare i genitori sono molto coinvolti sia per l’allestimento della festa/mostra di fine anno sia per l’annuale gita in montagna durante la quale le differenti classi hanno l’occasione di sperimentare momenti di lavoro e di riflessione congiunta, che quest’anno saranno particolarmente improntati al tema dell’educazione ambientale connessa a temi di solidarietà. 

 

Azioni di solidarietà internazionale

Si ritiene potenzialmente interessante associare azioni di solidarietà internazionale all’attività di gemellaggio e scambio con altre scuole, ma si deve trattare di un passaggio successivo subordinato alla costruzione di un rapporto stabile di conoscenza e scambio con le realtà coinvolte nel gemellaggio.

 


Gemellaggi e scambi con altre scuole

Proprio grazie alla partecipazione della Scuola Primaria Levi e della Scuola dell’infanzia Collodi al percorso di sperimentazione nell’ambito del progetto “Des Alpes au Sahel!” sono stati avviati rapporti di scambio-conoscenza con scuole del Burkina Faso e della Regione della Savoia, in Francia, attraverso la mediazione dell’Ispettore Evariste Yogo e dell’insegnante Catherine Lapeyre, presenti in occasione del Forum condotto a Lione nell’ambito del progetto “Des Alpes au Sahel!”.

Il rapporto nasce dall’interesse comune manifestato dagli insegnanti burkinabé, francesi e italiani per il tema degli orti-giardini scolastici sui quali il IV Circolo didattico ha investito molte energie nel corso degli anni passati.

L’idea è dunque quella di promuovere, attraverso la mediazione dell’insegnante Paola Moriggi, rapporti di conoscenza tramite scambi epistolari tra le Scuole francesi, burkinabé e italiane, nello specifico:

  • Scuola Primaria Tommaseo e scuola di Nayalgué (situata in un piccolo villaggio posto a 10 km dalla città di Koudougou in Burkina Faso) Ins. Bardella Sara
  • Scuola Primaria Bottacchi e scuola di Naton, piccolo villaggio della Provinicia di Sanguié, zona di Poun per il tramite dell’insegnante Bruneau Kambou; Ins. Cuzzocrea Teresa
  • Materna Collodi e scuola dell’infanzia di Séez per il tramite delle insegnanti Paola Moriggi e Catherine Lapeyre.

 

L’intento è dunque quello di valorizzare il programma “Des Alpes au Sahel!” cui si è aderito e di approfondire la conoscenza delle aree saheliane non solo per il tramite dell’animatore della ong e delle attività condotte, ma anche avviando un percorso di più ampio respiro che possa magari condurre, in futuro, alla costruzione di una vera e propria “rete” italo-francese-burkinabé  capace di condurre allo sviluppo di un rapporto più stabile e di durata pluriennale.

 

Il possibile gemellaggio è ovviamente agli inizi, verrà concretizzato maggiormente nel corso della prossima annualità e si spera possa porre le basi per un proficuo rapporto di scambi di esperienze educative tra insegnanti e di conoscenza/riflessione tra studenti.

 

Valutazione

Importante il percorso di auto-valutazione che le insegnanti conducono al termine dell’attività. Si tratta di un momento di confronto tra colleghe durante il quale, insieme, viene analizzata la qualità del lavoro condotto e identificati i punti di forza e di debolezza.

Ovviamente la valutazione del percorso avviene anche “in itinere” al fine di ricalibrare le attività secondo le eventuali necessità emerse e sulla base degli input dei bambini.

Oltre alle abituali verifiche di classe (scritte e/o orali) che vengono realizzate in classe dalle insegnanti è importante – soprattutto in questo progetto – la valutazione di alcuni aspetti trasversali concernenti la risposta dei bambini alle sollecitazioni proposte, in particolare il livello di interesse dimostrato, la partecipazione, l’impegno.

 

In questo percorso ancor più che in altri è importante valutare il processo, non il prodotto. Alcuni aspetti sono stati focalizzati più di altri, di alcuni temi sono stati gettati dei “semi” che potrebbero essere poi ampliati nel corso delle prossime annualità o di riflessioni parallelamente condotte in altre sedi. Vista l’ampiezza e la vastità dei temi trattati si è reso necessario effettuare un bilanciamento “tempo/necessità” e dunque si ritiene che la trattazione di alcuni argomenti non sia stata esauriente sul piano dei contenuti, ma comunque importante per gli input proposti.

Le insegnanti hanno valutato, in itinere,  i propri alunni tramite: l’interesse e la partecipazione dimostrati verso i temi trattati, verifiche orali, discussioni, ma soprattutto attraverso l’osservazione dei loro comportamenti, i quali sono risultati cambiati dall’inizio del percorso. Si è notata, infatti,  nei bambini, una maggiore sensibilizzazione sui problemi ambientali, nel proprio territorio e nei Paesi presi in considerazione all’interno del Progetto  e una maggiore riflessione su come loro stessi possono operare per cercare di porre  rimedio a  tali problemi.

La valutazione che le maestre delle tre scuole dell’infanzia esprimono nell’intersezione collegiale di fine anno scolastico è  positiva per i contenuti e per l’opportunità di scambio epistolare con altre realtà scolastiche offerta dal progetto.  Solo in qualche caso  viene segnalato che la tematica del progetto risulta troppo “alta”.

In generale nelle classi, con percorsi adeguati all’età e all’interesse, si trova modo di avvicinare i bambini al Sahel attraverso esperienze che partono dal vicino, dal concreto, per arrivare al lontano, all’astratto, al nuovo, al non conosciuto.

È fondamentale l’adozione di un approccio trasversale.

Occorre tenere presente, inoltre, la valutazione espressa da parte delle famiglie: essa è comunque presente, a prescindere dalla volontà più o meno manifesta di coinvolgerle attivamente, e deve dunque essere tenuta in conto al fine di sviluppare quanto più possibile sinergie ed un proficuo continuum scuola-famiglia.

Commenti, note

Collegamenti con indicazioni programmatiche più generali  dell’Istituto scolastico, contenute nel POF

 

Sono attivi presso il IV° Circolo di Novara due gruppi di lavoro coordinati da F.S. - Ambiente e Cittadinanza- che promuovono una serie di orientamenti ed attività finalizzate e allo sviluppo di un maggiore senso di responsabilità sociale ed ambientale nei bambini dai tre ai dieci anni, attraverso progetti comuni che rispondono alle finalità condivise del POF del IV Circolo.

 

Citiamo testualmente dal POF dell’Istituto: “L’intento è quello di dare un senso ai percorsi della scuola attraverso pratiche che permettano a tutti di riconoscersi, esprimersi, sentirsi parte attiva nel costruire la propria storia”.

Il Circolo, che accoglie numerosi alunni stranieri, ne favorisce l’inserimento e l’integrazione attraverso progetti di intercultura, pari opportunità, cittadinanza, per promuovere negli alunni:

  • lo sviluppo di una positiva immagine di sé, del proprio gruppo,della propria cultura (identità);
  • la convivenza costruttiva tra alunni appartenenti a culture diverse (accoglienza);
  • la consapevolezza dell’esistenza di diverse culture da conoscere e rispettare (integrazione);
  • la capacità di rispettare la “diversità” nelle sue forme più svariate.

 

Tra le scelte educative principali contenute nel POF ricordiamo quelle strettamente connesse all’unità didattica elaborata, in particolare:

  • Promuovere la collaborazione tra i bambini nel rispetto delle regole della comunità;
  • Valorizzare gli stili di apprendimento individuali con particolare attenzione agli alunni in situazione di svantaggio e appartenenti a culture diverse;
  • Valorizzare le risorse esistenti sul territorio per realizzare progetti ricchi e articolati affinché l’offerta formativa assuma un ampio ruolo di promozione culturale e sociale.

 

Importante scelta didattica e metodologica contenuta all’interno del POF è lo “stimolare atteggiamenti improntati alla collaborazione, alla solidarietà, al senso del rispetto”, pienamente coerente con il senso sotteso alla presente Unità Didattica. 

Per farsi aiutare

Questa scheda è stata redatta da Paola Moriggi e Giuseppa di Bella -  Scuola Primaria Levi, IV Circolo Didattico di Novara - con la collaborazione dell'ong CICSENE.

 

 

Scarica la scheda completa in formato PDF 

 

Per informazioni e suggerimenti potete rivolgervi al referente del settore all’Educazione Cittadinanza Mondiale di:

CICSENE – Cooperazione e Sviluppo Locale

Via Borgosesia, 30 – 10145 Torino

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Fax: 011. 7710964

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Email: cicsene@cicsene.org