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...per progettare e realizzare le tue attività di educazione allo sviluppo sostenibile, alla solidarietà e alla cittadinanza mondiale.

 
 

L’ALFABETIERE DEL DIRE E DEL FARE

Primaria “I. Calvino” - Galliate
  • Nomi insegnanti referenti del progetto educativo: Anna Bossi


    Primaria “I. Calvino” - Galliate
    Via Caduti per la Patria, 2
    Tel. 0321 861405
  • Galliate (NO)
  • Scuola

Partner(s)

 

 

CICSENE – Cooperazione e Sviluppo Locale

Via Borgosesia, 30 – 10145 Torino

Telefono: 011. 7412435

Fax: 011. 7710964

Sito web: www.cicsene.it

Email: cicsene@cicsene.org

 

 

 

Temi

  • Tutela delle risorse ambientali

Livello d’istruzione

  • Scuola dell'infanzia
  • Scuola primaria

Primaria – classe 1^

Materie scolastiche associate

  • Scienze naturali, biologia/ecologia
  • Storia-Geografia / Scoperta del mondo
  • Letteratura

Geografia – lingua italiana – lingua 2 e isolatamente le lingue degli alunni stranieri – scienze -immagine – nuove tecnologie (in aula informatica) - IRC

Descrizione del progetto/azione/attività

 Si consiglia di:

  • partire da esperienze concrete, dal vissuto dei bambini;
  • dare l’idea che nulla è acquisito e che nulla ci appartiene in assoluto;
  • dare l’idea che le risorse sono di tutti;
  • far scoprire che non sempre le risorse vengono equamente godute da tutti gli abitanti del pianeta;
  • creare curiosità sul tema;
  • stimolare la ricerca sui giornali o attraverso la rete;
  • in realtà, a livello di classi 1^, si pongono le basi per approfondimenti da fare nelle classi successive.

 

Fasi del Progetto:

  1. si parte dall’osservazione della propria aula così come si presenta al mattino e come, invece, viene restituita al termine delle lezioni. Da qui e dalla constatazione di quanto disordine e spreco si possono osservare, si invita a pensare ad una serie di osservazioni su come vivere lo spazio a noi destinato. Proporre a questo punto un brainstorming sull’idea di “AMBIENTE”.
  2. Facilmente collegabile è il parallelo con la realtà del pianeta. A supporto possono essere utilizzati  video, letti titoli di articoli di giornale, osservate immagini e aperte discussioni.
  3. Nasce quindi la domanda “che fare?” perché è risultato chiaro che non sia sufficiente sapere e dire, bensì essenziale sapere cosa fare, almeno sapere “noi bambini cosa possiamo fare qui a scuola e nella nostra quotidianità”.
  4. Viene l’idea di preparare un ALFABETIERE DEL DIRE E DEL FARE (adatto soprattutto per le classi di 1^ primaria poiché l’alfabetiere risulta essere per i bambini un punto di riferimento per l’apprendimento): 22 cartoncini (1 per ogni lettera + 1 che contenga tutte le lettere straniere) – per ogni lettera si individua una parola scelta dalla classe con votazione – questa parola viene quindi illustrata e scritta in italiano e in tutte le altre lingue parlate comunemente dai bambini presenti in classe e dalle loro famiglie. Sul retro del cartoncino riportante LETTERA + IMMAGINE + PAROLE TRADOTTE, vengono trascritte le spiegazioni, i comportamenti e una rima che sintetizzi i contenuti facilitandone il ricordo.
  5. Nel frattempo si osservano, per educazione all’immagine e arte, dipinti famosi: questo offre lo spunto per “adottare” il celebre “Urlo di Munch” al fine di sottolineare i comportamenti sbagliati. Così i bambini possono preparare delle maschere con il “volto dell’urlo” e scattare inoltre delle foto in giro per la scuola, in modo tale da immortalare alcuni comportamenti diffusi tra i bambini: si consiglia di puntare l’attenzione sui modi di differenziare ciò che buttiamo, l’uso-abuso dell’acqua nei bagni e l’atteggiamento nei confronti della natura (alberi, fiori …) presenti nel cortile scolastico. Infine le osservazioni  vengono raccolte in un unico documento (“L’URLO”) riportante, alla fine, un riepilogo di atteggiamenti virtuosi da tenere sempre presenti.
  6. Per avere memoria di quanto fatto, si può documentare e registrare ogni fase di questo lavoro e poi riportare tale materiale su un CD da consegnare a ciascun alunno, così da poterlo condividere con le famiglie.

 

Strumenti di apprendimento utilizzabili:

  • Brainstorming
  • Conversazioni
  • Lezioni frontali
  • Letture a tema
  • Visione e commento di video
  • Lavori individuali e di gruppo che offrano l’opportunità di esprimere la propria creatività
  • Lezioni operative anche all’aperto

 


Mezzi e strumenti consigliati:

  • Registratore per avere accesso all’ascolto fedele delle conversazioni;
  • Carta, cartoncini vari anche di recupero, scatole dei panettoni, gomme, matite, penne, pastelli, pennarelli, forbici, punteruoli, colle per la realizzazione dell’  “alfabetiere del dire e del fare”;
  • Macchina fotografica digitale per le foto relative ai comportamenti quotidiani in ambito scolastico;
  • Computer per ricerca di materiale artistico e per scrittura delle didascalia a completamento del file denominato “L’URLO”;
  • CD da masterizzare per ogni alunno.

Classi coinvolte, numero di alunni e di insegnanti

Primaria – classe 1^

 

 

Durata del progetto

5 anni
1 ora settimanale per le discussioni e le ricerche + 1 ora settimanale per tre mesi per la realizzazione grafica di un alfabetiere, definito “alfabetiere del dire e del fare sull’ambiente.

Obiettivi di apprendimento e competenze da sviluppare

 “Dal dire al fare”: comportamenti intorno ai consumi delle risorse del nostro Pianeta. Il progetto nasce su sollecitazione del concorso indetto da Green Cross sul cambiamento climatico.

 

 

Obiettivi di apprendimento:

  • Comprendere il problema climatico
  • Comprendere il significato del termine “risorse”
  • Acquisire termini specifici e saperli utilizzare
  • Distinguere i tre Regni naturali

 

Competenze da sviluppare:

  • saper cercare semplici informazioni
  • saper intervenire in modo coerente agli argomenti proposti
  • saper lavorare in gruppo

 

Elementi che rientrano di più nell’ambito dell’educazione allo sviluppo sostenibile e alla solidarietà internazionale

AVVIO

Ai bambini la proposta della partecipazione al concorso (che nasce su sollecitazione del concorso indetto da Green Cross sul cambiamento climatico) non si è fatta che alla fine del percorso, e questo per vari motivi:

  • ancora piccoli per comprendere la portata di una partecipazione, non si volevano creare distrazioni dalle attività
  • questi argomenti erano già previsti e per noi insegnanti si è trattato di affrontarli osservando se i nostri alunni sarebbero stati in grado di una produzione che avesse potuto concorrere per un concorso nazionale.

 

Quindi si sono avviate le attività come descritte al punto le FASI DEL PROGETTO.

 

IN ITINERE

Ci si è resi conto che l’interesse dei bambini c’era e cresceva con l’avanzare dello svolgimento delle attività proposte e, soprattutto, quando hanno messo a fuoco il fatto che erano proprio loro a poter fare le spese di una gestione sconsiderata delle risorse del pianeta. E abbiamo notato che si sono appassionati sempre più alle attività rendendosi attivi e propositivi. Non è mai stato difficoltoso motivarli e farli lavorare.

 

FINALE

I bambini sono rimasti soddisfatti del risultato finale del loro ALFABETIERE DEL DIRE E DEL FARE e hanno proposto di regalarlo alla biblioteca comunale così tutti avrebbero potuto consultarlo. Erano felici dell’idea di averlo riprodotto su un CD personale che avrebbero potuto usare e mostrare anche in famiglia.

Sono rimasti molto coinvolti dal lavoro fatto con le foto (attività che li ha entusiasmati) e resi partecipi nella scrittura delle frasi didascaliche aggiunte a completamento delle situazioni evidenziate.

A questo punto, visto l’atteggiamento e il desiderio di condividere il loro lavoro con l’esterno, si è prospettata l’ipotesi di inviare il tutto al concorso indetto da Green Cross per orientarli all’idea che il loro lavoro avrebbe potuto essere letto e apprezzato, in quanto è importante fare cose che possano contaminare positivamente anche altri.

Inoltre si è fatto comprendere ai bambini che c’è ancora molto da fare, da scoprire e da capire e che gli approfondimenti su questi temi continueranno negli anni futuri perché l’argomento non è concluso.

 

Esperienze di “cittadinanza e partecipazione”

Dall’osservazione diretta sul territorio (esempi di fotovoltaico, esempi negativi osservabili per il paese quali ad esempio le luminarie natalizie), si è arrivati alla realizzazione di un alfabetiere che verrà reso disponibile regalandolo alla biblioteca comunale in modo che si possano creare laboratori per altre classi, a cura dell’insegnante Anna Bossi o di qualsiasi altra insegnate che volesse utilizzarlo. Quando gli alunni realizzatori saranno cresciuti, potranno essi stessi farsi promotori di attività intorno all’alfabetiere costruito e del quale ciascuno riceverà una copia a fine anno scolastico.

 

Collaborazione con le famiglie e altri soggetti del territorio

Le famiglie degli alunni stranieri hanno collaborato nella traduzione delle parole chiave sulle quali i bambini hanno lavorato. Inoltre, attraverso la “scuola delle mamme” organizzata presso l’istituto, si darà lettura e spiegazione del lavoro svolto.

 

La “Scuola delle mamme  (straniere)” è stata una proposta dell’Associazione ABACASHì di Novara.

Referente : ELISA LOPRETE elisa.loprete@gmail.com

 

Valutazione

 Per la valutazione si intendono effettuare verifiche sugli apprendimenti, capacità individuale nell’esprimere i propri pensieri, modifiche ai comportamenti di iniziale chiusura verso chi non si conosce.

 

Per quanto riguarda la sperimentazione nella classe 1^ Istituto Calvino di Galliate, la valutazione ha preso in esame il sapersi orientare nei seguenti ambiti:

  • il linguaggio specifico
  • le caratteristiche dell’ambiente che ci circonda
  • la ricerca su giornali, riviste, libri informazioni relative ai temi ambientali ed energetici
  • la capacità di cogliere la correttezza o meno dei comportamenti quotidiani individuali personali o altrui
  • la capacità di darsi regole per avviare comportamenti virtuosi

 

I temi energetici ed ambientali non escludono nessuno, quindi il coinvolgimento è stato generale (insegnanti, alunni, famiglie, altri soggetti del territorio)

 

Il lavoro ha richiesto molta partecipazione da parte dei bambini i quali si sono sentiti decisamente coinvolti. Questo ha fatto sì che si sviluppasse dell’affettività nei confronti dei temi trattati che sono stati arricchiti dai loro disegni e spiegati con le parole da loro usate e fedelmente riportate. Così i bambini hanno iniziato anche a rendersi portavoce presso le rispettive famiglie iniziando un percorso di contaminazione positiva all’interno dei propri ambienti di vita. Gli alunni stranieri hanno coinvolto le proprie famiglie per le traduzioni delle parole-chiave. Quindi si è passati effettivamente dalla teoria alla pratica quotidiana: scopo del progetto.

 

II progetto non è concluso, ma solo iniziato avendo una durata di 5 anni. Tuttavia dall’osservazione dei comportamenti si sono notati:

  • cambiamenti positivi che sottolineino una maggiore maturità nei bambini nei comportamenti quotidiani
  • un’accresciuta curiosità volta a volerne sapere di più delle realtà che riguardano il nostro pianeta
  • maggiore proprietà linguistica nell’uso di termini strettamente geografici e scientifici

 

Le valutazioni saranno in itinere e riguarderanno:

  • le competenze del linguaggio specifico
  • la capacità d’intervenire nelle discussioni
  • la capacità di ricercare informazioni
  • la qualità e coerenza nei comportamenti quotidiani

 

Commenti, note

Collegamenti con indicazioni programmatiche più generali  dell’Istituto scolastico, contenute nel POF

DAL POF d’Istituto:

Il problema dell’ambiente ha assunto una dimensione tale da richiedere un impegno costruttivo da parte di tutti, ma è soprattutto la scuola, attore per eccellenza dell’intervento formativo, che deve farsi carico di trattare tematiche ambientali e lavorare in sinergia con gli Enti Pubblici competenti, per una migliore qualità della vita di ogni essere vivente.

 

FINALITÀ

Il progetto, riferendosi ai contenuti etici dell’Educazione Ambientale, ha come finalità quella di  promuovere cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo.

Educazione ambientale con particolare riferimento al clima e alle abitudini individuali e familiari sui consumi.

Dal POF d’Istituto:

L’alunno competente sa

  • utilizzare le conoscenze e le abilità apprese per:
    • esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri
    • interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e influenzarlo positivamente
    • risolvere i problemi che di volta in volta incontra
  • riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre
  • comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali
  • maturare il senso del bello
  • conferire senso alla vita

  

Per farsi aiutare

Sono a disposizione su richiesta il file PDF pdf dell’alfabetiere e foto di alcune attività

 

Questa scheda è stata redatta da Anna Bossi della scuola Italo Calvino di Galliate con la collaborazione dell'ong CICSENE.

 

 

Scarica la scheda completa in formato PDF 

 

Per informazioni e suggerimenti potete rivolgervi al referente del settore all’Educazione Cittadinanza Mondiale di:

CICSENE – Cooperazione e Sviluppo Locale

Via Borgosesia, 30 – 10145 Torino

Telefono: 011. 7412435

Fax: 011. 7710964

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Email: cicsene@cicsene.org