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...per progettare e realizzare le tue attività di educazione allo sviluppo sostenibile, alla solidarietà e alla cittadinanza mondiale.

 
 

UNA FAME DA LUPO!! Ma attenzione a ciò che mangiamo..

Scuola Primaria (sede distaccata) di Ceresole D’Alba (CN)
  • Nomi insegnanti referenti del progetto educativo:
    Stefania Bonetto (insegnante di tecnologia e inglese)

    Scuola Primaria (sede distaccata) di Ceresole D’Alba (CN)
    Telefono: 0172/575009 - Fax: 0172/575777

  • 12040 - Piazza Caccia, 2 - Ceresole D'Alba (CN)
  • Scuola

Partner(s)

 

CCM – Comitato Collaborazione Medica

Via Cirié,32/e – 10152 Torino

Telefono: 011.6602793Fax: 011.3839455

Sito web: www.ccm-italia.org 

Email: ccm@ccm-italia.org

 

 

 

Temi

  • Alimentazione
  • Alimentazione

Livello d’istruzione

  • Scuola primaria

Grado di scuola e classi coinvolte: Scuola primaria: classe 5^.


Precedenti esperienze svolte dalla classe
• L’insegnante ha avviato l'attività dell'orto scolastico che ha visto il coinvolgimento dei ragazzi nella piantumazione, cura e raccolta dei prodotti; analisi dei prodotti in relazione alle stagioni; eventuale vendita dei prodotti al mercato contadino.
• Iniziativa “Frutta a Scuola”: ogni venerdì durante l’intervallo, in accordo con le famiglie, gli alunni consumano un frutto di stagione portato da casa.
• Progetto “Inforifiuti: - riduciamoli a zero”: sono stati affrontati i temi legate alle 3 R (Riduzione Riuso Riciclo).

Materie scolastiche associate

  • Scienze naturali, biologia/ecologia
  • Storia-Geografia / Scoperta del mondo
  • Letteratura

Tecnologia, Scienze, Geografia, Storia, Antropologia, Lingua inglese (le abitudini alimentari in Inghilterra).

Descrizione del progetto/azione/attività

 Metodologia: Tutti gli incontri prevedono un approccio partecipativo e non formale basato sul coinvolgimento diretto degli alunni e, ove possibile, delle insegnanti. Gli strumenti utilizzabili sono molteplici: materiale video, pubblicazioni, giochi, disegni, collegamenti web e rappresentazioni teatrali. È inoltre importante adottare una prossemica differente dalla solita alunno/insegnante: per questo motivo lo spazio è organizzato in modo tale da poter predisporre le sedie in cerchio e facilitare il confronto fra tutti i partecipanti.

 

Attività:


1° incontro – in classe:

Sondare i gusti degli alunni in tema di alimentazione, facendo un gioco molto semplice: chiedere ai ragazzi di posizionarsi dal lato destro o sinistro della classe a seconda del cibo che preferiscono tra i due che si propongono loro. Esempio: chi preferisce la cioccolata bianca si mette a destra, chi preferisce quella fondente a sinistra, eccetera.

Il secondo gioco consente ai bambini di riflettere sui propri gusti alimentari e sulle eventuali differenze tra menu scolastico e casalingo ed è ispirato al gioco “I quattro quadri”, tratto dal libro “Cosa bolle in pentola” di Michela Di Maggio, Edizioni Musica Practica. Consegnare a ciascun bambino un foglio di carta formato A4, successivamente diviso in quattro parti. Ognuno di loro dovrà scrivere/disegnare nel riquadro in alto a sinistra un alimento che mangia spesso e che riconosce come “utile” per la sua crescita; nel riquadro in alto a destra il disegno di un alimento che riconosce come “qualcosa che fa bene ma non piace”; nel riquadro in basso a sinistra un alimento che mangia a scuola e nell’ultimo riquadro, quello in basso a destra, un alimento che mangia sovente a casa. Questa attività permette di introdurre dunque il concetto della “piramide alimentare”.

Il terzo gioco mira a parlare di emozioni e cibo. Chiedere ai bambini quali sentimenti associano al cibo pensando a 4 diverse  situazioni, favorendo la riflessione attraverso l’utilizzo di diverse carte raffiguranti vari stati d’animo (esempio: contentezza, tranquillità, tristezza, irritazione, noia, indifferenza …). Le situazioni proposte sono quelle sotto elencate:

1. Alimentarsi in genere;

2. Non poter mangiare;

3. Mangiare da soli;

4. Mangiare in compagnia.

In seguito si confrontano le risposte date per capire se e perchè la maggior parte dei bambini ha dato risposte simili o meno. Cosa incide? La cultura di riferimento può avere un peso in questo senso? Breve discussione su questo aspetto.

Per terminare il discorso su cibo e cultura, si consiglia di leggere alla classe il capitolo “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei” del libro “Una bella differenza – alla scoperta della diversità nel mondo” di Marco Aime  (scarica la scheda completa in Pdf), in cui si sottolinea l’importanza di rispettare tutte le culture, perché ognuna di esse è portatrice di valori, curiosità, tradizioni, bellezza caratterizzanti il genere umano.

 

2° incontro – in classe:

Le nostre abitudini alimentari dipendono da molti fattori: la piramide alimentare (vedere sito www.piramidealimentare.it) ci consiglia di assumere, ogni giorno, una quantità precisa di prodotti ortofrutticoli, di cibi proteici, di zuccheri... ma cosa e chi influenza spesso le nostre scelte in fatto di cibo? La PUBBLICITÀ ha un grande ascendente su di noi . Per tale ragione si consiglia di mostrare e ragionare con i bambini sui messaggi degli spot pubblicitari (esempio: possedere, gustare, provare) e su quelli che vengono spesso omessi volontariamente (esempio: prezzo, elenco ingredienti, ecc …) - vedere scheda attività “Con occhi diversi”  (scarica la scheda completa in Pdf).

Leggendo inoltre nel dettaglio gli ingredienti di una delle tante merendine che sono pubblicizzate in tv, noteremo che questi risultano a noi spesso sconosciuti. Ad esempio, la nota voce “olii vegetali” oggi sta ad indicare, nella maggior parte dei casi, l’olio di palma. Informandosi ulteriormente, si potrà notare che le coltivazioni per ottenere l’olio di palma si concentrano maggiormente nei territori del sudest asiatico e che hanno gravi e molteplici conseguenze sull’ambiente: molte foreste primarie sono state, infatti, convertite alla monocoltura per la produzione dell’olio di palma, e tale conversione ha prodotto la liberazione nell’aria di gas nocivi; oltre ai problemi arrecati alle popolazioni autoctone e agli animali tipici del luogo, che hanno perso la loro casa.

Ci sono delle alternative però. Come consumatori abbiamo la possibilità di scegliere cosa comprare e quindi il potere di influenzare in parte le scelte dei produttori. Le alternative si chiamano: COMMERCIO EQUO-SOLIDALE e AGRICOLTURA BIOLOGICA.

Affrontare questi due ultimi temi prendendo spunto, ad esempio, dal testo “Riprendiamoci la terra – piccolo manifesto per un  consumo critico di terreno e territorio”, di A. Franceschini, Ed Terre di Mezzo.

 

3° incontro – in classe:

Leggere e, nell'eventualità, rappresentare la storia “I messaggi di Madre Natura” (tratto da “La scuola che vorrei”, a cura dell’Associazione Triciclo), rivisitandola leggermente per proseguire il discorso sull’alimentazione. Il racconto mira a sensibilizzare le nuove generazioni, al fine di rendere i giovani cittadini consapevoli e attivi, e può essere una buona base per introdurre alcuni concetti chiave e avviare una piccola tavola rotonda per discutere su: modernità, agricoltura, allevamento, ALIMENTAZIONE.

“Una cosa diventa buona da mangiare quando è buona da pensare” (Claude Lévi-Strauss, 1964), cosa significa?

Per concludere il percorso e il discorso su biologico, agricoltura e alimentazione sana, si suggerisce la visione di un pezzo del filmato “Di seme in seme” (scarica la scheda completa in Pdf)prodotto dalla Regione Lombardia: il video mostra ai bambini come è facile, sano e divertente auto-produrre frutta e verdura attraverso la coltivazione biologica, nel giardino di casa e/o scuola.

 

 

 

Classi coinvolte, numero di alunni e di insegnanti

 Scuola primaria: classe 5^.

Durata del progetto

Un anno.
Il percorso si è articolato in 3 incontri da 2 ore ciascuno.

Obiettivi di apprendimento e competenze da sviluppare

Avvicinare gli alunni a culture diverse, attraverso il tema dell'alimentazione;

Focalizzare la natura dei rapporti tra stati, tra Nord e Sud del mondo, per la formazione di una coscienza attenta all’uso consapevole delle risorse.

 

Obiettivi specifici:

•  Conoscere le abitudini alimentari dei bambini;

•  Capire l’importanza del cibo e la differenza tra fabbisogno reale e fabbisogno indotto;

•  Conoscere e comunicare il biologico.                                                                                    

Elementi che rientrano di più nell’ambito dell’educazione allo sviluppo sostenibile e alla solidarietà internazionale

Proposte di cambiamento negli stili di vita

Grazie all’utilizzo di strumenti differenti, i bambini hanno la possibilità di acquisire informazioni divertendosi. Questo approccio e percorso didattico mira pertanto a sviluppare atteggiamenti consapevoli e corretti in relazione alla sana alimentazione e all’acquisto dei prodotti alimentari.

 

Esperienze di “cittadinanza e partecipazione”

In occasione della “Fiera delle Terre Rosse” (manifestazione svoltasi in paese l’11 e 12 giugno), l’insegnante ha esposto i progetti fatti a scuola durante l’anno scolastico. 

Valutazione

La valutazione con gli alunni necessita di un incontro dedicato, in modo da riuscire a cogliere i diversi aspetti della loro partecipazione e del loro coinvolgimento nella tematica trattata.

 

Nel caso specifico, a causa del poco tempo a disposizione, si è optato per una breve valutazione conclusiva solo negli ultimi minuti dell’incontro finale. La valutazione dell’intero progetto è comunque risultata molto positiva.

 

L’insegnante ha espresso la sua soddisfazione in merito allo svolgimento del percorso affermando che sono stati dati molti spunti di riflessione ai bambini, utili inoltre per un collegamento con le discipline scolastiche. Ha inoltre affermato che le attività hanno avuto una valenza positiva e la ricaduta sui bambini è stata ottima;  il lavoro è continuato anche dopo l'uscita: in geografia e scienze le colleghe hanno lavorato sia sulle fasce climatiche della terra, sia sull'alimentazione in generale (proprietà del cibo, alimentazione sana, piramide alimentare...).

Commenti, note

Collegamenti con indicazioni programmatiche più generali  dell’Istituto scolastico, contenute nel POF:

 

IDENTITA’ PEDAGOGICA DELLA SCUOLA

“Ethical mind” – mente etica : la mente etica porta al superamento di se stessi, del proprio io, concentrandosi su quelle che sono le proprie responsabilità di fronte al mondo come lavoratore e come cittadino: “qual è la cosa giusta da fare come buon lavoratore o come buon cittadino, anche andando contro il proprio interesse personale? Sono un buon lavoratore e cittadino? Conosco i miei diritti e responsabilità? Buoni lavoratori e buoni cittadini sono persone che agiscono in modo eticamente corretto” (Gardner). 

 

UNA SCUOLA CHE PROPONE

Stimolare la conoscenza, la cooperazione e l’interazione con il “sé” interiore e con gli altri attraverso:

  • la scelta di competenze ed esperienze fondamentali;
  • l’individuazione di conoscenze irrinunciabili che per l’alunno siano strumenti per “leggere la realtà”;
  • l’attenzione alla valutazione come azione formativa finalizzata a migliorare il processo di apprendimento;
  • la comunicazione, come strumento essenziale per la trasparenza e la condivisione di ciò che avviene all’interno della scuola;
  • il coinvolgimento delle famiglie, mediante un ampliamento specifico dell’offerta formativa verso tematiche mirate.

Per farsi aiutare

Questa scheda è stata redatta dall'insegnante Stefania Bonetto della scuola primaria di Ceresole d'Alba (CN) e dall’ong CCM.

 

Scarica la scheda progetto "Una fame da lupo" completa e in formato PDF

 

Per informazioni e suggerimenti potete rivolgervi al referente del settore all’Educazione Cittadinanza Mondiale di:
 

CCM – Comitato Collaborazione Medica

Via Cirié,32/e – 10152 Torino

Telefono: 011.6602793Fax: 011.3839455

Sito web: www.ccm-italia.org 

Email: ccm@ccm-italia.org